BORGO HERMADA, Terracina – Fin dalle sue prime edizioni, all’inizio degli anni Settanta, la Pedagnalonga ha sempre avuto un lungo spazio sul muro del campo sportivo del Borgo. Tutti quelli che, durante tutto l’anno, passavano dalla via Migliara 58, ovvero dall’accesso al Borgo verso nord, potevano ammirare questo lunghissimo murale che ha scritto di fatto la storia della manifestazione. La monumentale scritta, che dominava gran parte dello spazio riservato all’Associazione, era accompagnata dallo storico Piede, ideato da Attilio Ventoruzzo, uno dei pionieri della Pedagnalonga.
Oggi la Pedagnalonga di Borgo Hermada ha continuato a omaggiare quella tradizione e, per farlo, ha realizzato un nuovo enorme murale ispirato alla storica idea della scritta, lunga e imponente, accompagnata dal Piede concepito da Ventoruzzo e con la data dell’evento (in questo caso il 26 settembre).
L’opera è stata ideata da Desirèe Tognato e realizzata da un artista locale.
«L’idea è quella di descrivere la Pedagnalonga, di raccontarla non solo per pubblicizzare l’evento ma anche di far capire a chi osserva il murale che c’è un enorme lavoro dietro, non nasce dal nulla, dietro ci sono persone che s’impegnano, che ci credono e che soprattutto non fanno tutta questa fatica per una ricompensa, ma semplicemente per stare insieme e per realizzare qualcosa di bello – spiega Desirèe, 23 anni, studentessa in architettura – ai lati della grande scritta sono rappresentate le due realtà della Pedagnalonga: la disciplina della corsa, che rappresenta il lavoro che c’è dietro questa manifestazione, l’allenamento, la preparazione e la fatica mentre, dall’altro lato, troviamo la passeggiata che rappresenta invece il motivo che spinge queste persone a lavorare così tanto per questo evento, e quindi il divertimento, la voglia di stare insieme, di condivisione e di comunità».
Poi Desirèe sposta l’attenzione sui dettagli. «Gli alberi di sfondo rappresentano la nostra campagna, mentre la cittadina che viene rappresentata sulla destra è proprio il Borgo. Chi vive la Pedagnalonga sa quanto questa manifestazione sia legata a questo territorio. Per quanto riguarda i colori ho scelto il grigio, perché solitamente la Pedagnalonga si svolge ad aprile, ovvero il momento in cui si esce dall’inverno, mentre le persone sono colorate perché indicano la voglia che hanno di stare all’aperto dopo un intero inverno. Soprattutto quest’anno il grigio rappresenta il periodo buio che abbiamo vissuto e le persone colorate rappresentano tutta la gente della Pedagnalonga che si impegna ad andare avanti, consapevole del fatto che questo periodo grigio c’è stato. Bisogna vestirsi di una pelle nuova, facendo evolvere la Pedagnalonga, per rimanere al passo con i tempi, per affrontare la situazione che c’è stata e per andare avanti, consapevoli che quello che è successo è successo e che questo ci ha cambiati. Bisogna trovare quindi un modo nuovo di fare la Pedagnalonga, una Pedagnalonga rinnovata, mantenendo comunque salde quelle che sono le caratteristiche principali: il divertimento e la voglia di stare insieme, la voglia di crescere e di evolversi. Cosa c’è dietro questo murale? La ricerca di quello che per me è la Pedagnalonga, per descriverla un pochino e, mi auguro, in qualche modo di esserci riuscita».